Viaggio tra le società per capire le ragione di un successo
Da ‘La Tribuna di Treviso’, 25 Giugno 1979
Il 1979, anche se agonisticamente non ancora concluso, sarà ricordato, senz’altro, come anno assolutamente positivo per il nuoto trevigiano. Roberta Comin, infatti, è stata selezionata per partecipare alla Nazionale Juniores ad un ‘meeting’ internazionale in Germania, ove saranno di fronte le più grandi nuotatrici europee; è questo epilogo della carriera, seppure dilettantistica, di un’atleta che in pochissimi anni è riuscita a passare dall’anonimato ai vertici internazionali grazie, innanzitutto, alle sue doti naturali ma anche alla sua costanza alla ricerca del massimo risultato.
Ma se Treviso è rappresentata così degnamente dalla Comin, non dobbiamo dimenticare altri nomi di atleti divenuti, ormai, più di una promessa almeno nella nostra regione. Vediamo in breve come si sia potuti arrivare a tali traguardi. Del tutto basilare e sostanzialmente valida sotto l’aspetto tecnico, la fusione tra i due maggiori circoli natatori trevigiani, il ‘Treviso nuoto’ ed il ‘nuoto Tarvisium’: notevolissimo il contributo di atleti di entrambe le società che hanno così potuto seguire contemporaneamente lo svolgersi degli allenamenti dei più dotati, fondendo l’esperienza e la tecnica di preparazione. Nonostante questi grossi vantaggi, però, anche se a livello dilettantistico, sono sorti grossi problemi di carattere economico-amministrativo, così che dopo neanche un anno di connubio, di due circoli sono ritornati alle antiche origini che li vedevano del tutto indipendenti: l’esperienza, come spesso succede, non è stata del tutto negativa perchè ne è risultato un elevamento tecnico di tutti gli atleti.
Il circolo più anziano della città è rimasto, pertanto, il ‘Treviso nuoto’ fondato da Di Desio e Arduino nel 1972 , oltre che già la menzionata Comin, che per un breve periodo ha fatto parte del ‘Tarvisium’, figurano atleti di spicco quali Mario Chiavallin e Franco Dalla Vedova nei maschi, Loretta Meneghin, Monica e Greta Buttolo, Silvia e Barbara Di Chiara, ma soprattutto Angela Ascione, in assoluto, una delle migliori esordienti nazionali, per quanto riguarda le femmine.
Un anno più tardi, nel 1973, ebbe origine il circolo ‘Nuoto Tarvisium’, la cui attiva partecipazione a gare nazionali è dovuta principalmente alla innegabile passione e preparazione del presidente Mio Genova e del vice Galfo. In questa società ci sono alcuni nuotatori che per la loro quasi perfetta impostazione avranno modo di mettersi in evidenza entro breve termine: primo fra tutti, Luca Tiveron che figura negli esordienti ‘C’ e che è già una grossa realtà, alla stregua della Comin, inoltre Davide Galfo negli esordienti ‘A’ e Roberto Vio Genova e Marco Oss negli esordienti ‘B’, nelle ragazze, Luisa Tiveron, nelle esordienti ‘A’, Cristina Bertelli e Roberta Tiveron nelle esordienti ‘C’, Claudia Sgaggio: per tutti questi atleti è solo questione di tempo. Ricordiamo inoltre che la ‘nuoto Tarvisium’ va menzionata per la sua solerte attività in altri sports, la cui preparazione atletica ha svolgimento presso la sua palestra , quali la ginnastica artistica, la pallavolo minore, il mini basket, e per ultimo, il baseball nel settore giovanile.
Una terza società, non certo per importanza, è la ‘Sile Nuoto’, nata da poco più di un anno e composta, quasi totalmente dalla disciolta ‘Rarinantes Treviso’. L’agonismo è il maggior fine di questo gruppo che annovera alcuni nuotatori che si sono messi in luce, come Paolo Baseggio, campione regionale esordienti ‘A’ e Franco Zambon negli esordienti ‘B’ per i maschi, Maria Birattari nelle ragazze e Serena Baseggio nelle esordienti ‘A’, per le femmine.
Abbiamo lasciato per ultimo l’ultimo gruppo nato meno di un anno fa, il Dfl sub del dopolavoro ferroviario di Treviso che, nonostante la sua recentissima fondazione, ha già ottenuto delle grosse soddisfazioni. Affiliato alla Fips ed al Coni dal settembre dello scorso anno, il gruppo è particolarmente distinto in occasione del raduno nazionale dei dopolavori ferroviari italiani, ottenendo due primi posti con Stefania Piovesan, un’autentica promessa, nei 50 metri delfino e, sempre nella stessa categoria, col fratello Alessandro, quindi, con Fabio Paon, secondo nei 50 metri delfino. Ma il massimo risultato è stato ottenuto proprio nel giugno di quest’anno con l’ottenimento del brevetto per sommozzatori di ben 13 allievi su 14 che hanno partecipato al corso, nonostante lo svolgimento limitato a solo 5 mesi dello stesso. Sono senz’altro da citare per la loro instancabile opera, innanzitutto, il presidente del dopolavoro ferroviario di Treviso, Corrado Bottone, il responsabile del gruppo Renato Gianolla ed il ‘factotum’ Claudio Cogo.
L’iniziativa non è certo mancata ai tre dirigenti., sempre pronti a sfruttare l’occasione propizia quale quella dell’organizzare il ‘1° acquascooter raid Treviso Jesolo’ di domenica 17 giugno, una sorta di compromesso tra nuoto pinnato e nautica. Nonostante la recentissima nascita, il gruppo ‘Fer Sub’ ha già dato la sua adesione alla gara nazionale di Nuoto Pinnato.
Franco Polisseni