In Italia il nuoto pinnato si è sviluppato parallelamente in piscina e in acque aperte.
Le gare di fondo, numerose e distribuite inizialmente lungo tutta la penisola, hanno attirato inizialmente un maggiore interesse e in campo internazionale l’Italia ha sempre mantenuto posizioni di rilievo.
La crescita tecnica è stata inoltre sempre maggiore conducendo la nostra nazionale a sempre più importanti risultati tecnici concretizzatisi realmente a partire dai Mondiali di Bologna del 1980, per passare alle varie edizioni dei World Games, ai mondiali di Berlino del 1986 con due titoli mondiali e numerose piazze d’onore strappati ai sovietici oltre al titolo di nazione vice-campione del mondo a livello assoluto e giovanile, ai vari Campionati Europei, ed infine ai Campionati del Mondo di Velocità a Roma e di Fondo in Grecia del 1990 con un titolo mondiale, moltissimi posti sul podio e la terza posizione dietro ad Unione Sovietica e Repubblica Popolare Cinese.
Questi ultimi mondiali sono stati l’affermazione internazionale del pinnato con oltre 40 nazioni presenti dall’Europa all’Asia all’Australia, decine di altre delegazioni nazionali e i titoli individuali distribuiti in maniera varia tra Russi, Cinesi, Italiani, Danesi, Ungheresi e Francesi.
Attualmente l’Italia vanta numerosi titoli mondiali e europei, individuali e a squadre, nelle varie competizioni tenutesi fino al 1997, affermandosi quindi come una delle nazioni di vertice al mondo. Prossimo appuntamento sono i campionati del Mondo di Velocità in Colombia del 1998.
Parallela è inoltre la strada della ricerca e della comunicazione aperta dalla Federazione Italiana con un congresso internazionale che ha avuto luce nel 1984, a cui sono seguite fino ad ora sei edizioni, avente per ora scadenza biennale, e che costituisce nel mondo intero l’unico esempio di Congresso Scientifico appositamente dedicato al Nuoto Pinnato con le relazioni dei maggiori esperti mondiali.